
L’importanza del gioco condiviso
Noi adulti, dopo una lunga e difficile giornata di lavoro, siamo spesso stanchi e il sedersi sul pavimento di casa per giocare con i propri figli potrebbe richiedere un grande sforzo. Alcuni genitori vorrebbero che i bambini giocassero tranquillamente da soli per dedicare il loro tempo ad altre faccende oppure altri si irritano se i figli non giocano come vorrebbero.
Trovare il tempo, la volontà di mettere da parte i propri pensieri ed aspettative per dedicare anche una sola mezz’ora al proprio bambino lo fa sentire importante.
I figli hanno bisogno di attenzione
Anche solo il fatto di cercare di entrare nel loro mondo, rispettando i loro tempi, aumenta la fiducia reciproca e favorisce la comunicazione. Il gioco condiviso aiuta a creare un legame profondo utile per elaborare anche momenti difficili assieme. Infatti, il gioco oltre a consentire al bambino di sperimentare ed elaborare attivamente la rappresentazione della realtà esterna, di imparare a conoscere sè stesso e il mondo circostante, permette di elaborare emozioni intense ed esperienze difficili consolidando le prime forme di autocontrollo e di interazione sociale.
In particolare,
per i bambini giocare, e svolgere attività, con gli adulti di riferimento significa:
- usufruire di uno spazio di condivisione delle emozioni con l’adulto, in cui sentirsi ad un livello quasi paritario con l’altro;
- comunicare e rielaborare le esperienze vissute;
- imparare comportamenti ed attività attraverso il fare con l’altro.
Per il genitore giocare e svolgere attività con i propri figli significa:
- entrare in sintonia con il mondo del proprio bambino e stimolare un attaccamento affettivo con lui;
- conoscere sempre meglio i bisogni dei bambini e ampliare le proprie capacità di empatia (riconoscere le emozioni, identificare i sentimenti, sentirsi partecipe dei vissuti dell’altro, identificare e rispondere ai bisogni emozionali ecc).
Il gioco è un potente antistress!
Attraverso il gioco condiviso i genitori possono non solo conoscere meglio i propri bambini, alimentare la loro curiosità e fantasia ma, soprattutto possono mantenere intatto quella parte infantile ancora viva in tutti noi e che permette di comprendere i bisogni dell’altro.
Giocando con il vostro bambino farete un regalo non solo a lui ma anche a voi stessi. Schiller (1759-1805) afferma che
“L’uomo è pienamente tale solo quando gioca”: solo giocando, infatti, l’individuo riesce a liberare la propria mente da condizionamenti esterni; questo perché il gioco non ha altra finalità che il gioco ed è l’unica attività che viene scelta per se stessa e non in vista di uno scopo esterno”.
Perciò, caro genitore, impara a mettere da parte il ruolo dell’adulto impegnato e mantieni viva la tua parte infantile e creativa, divertendoti e trasmettendo al tuo bambino di non perdere il carattere di giocosità dell’attività ludica! Con la crescita e l’identificazione nel ruolo sociale di ragazzo e poi adulto si tende, purtroppo, a giocare solo per distrarsi perchè annoiati oppure per vincere. Spesso il gioco viene sostituito da sport competitivi che, per quanto si chiamino giochi (si dice infatti “giocare” a tennis o a golf) non hanno l’aspetto libero, spontaneo e creativo del gioco nella sua accezione primaria (Porta, 2012).
Come valorizzare i momenti di gioco condiviso?
- giocate divertendovi e mai per senso del dovere! Il nostro entusiasmo viene percepito dai bambini e se non è autentico, lo capiscono;
- il tempo di gioco condiviso deve essere totalmente dedicato ai nostri bambini: no cellulare, nessuna interferenza, non pensate al disordine o alle cose che dovete ancora fare;
- non proponete sempre e solo giochi didattici, anzi, lasciate scegliere al bambino come giocare;
- create insieme al vostro bambino: per divertirsi insieme serve davvero poco, uno scatolone, delle coperte e altri materiali recuperabili in casa! Manipolare oggetti, provare a creare un giocattolo utilizzando i materiali a disposizione, far succedere ed osservare le reazioni degli altri e degli oggetti è un’esperienza di relazione significativa. Ricorda che il tempo che il genitore dedica all’attività creativa condivisa o destinata ai propri bambini arricchisce l’oggetto di tutta la carica emotiva della quale un giocattolo acquistato sarebbe privo!
- Con i bimbi piccoli non importa tanto il gioco in sé, ma la vostra presenza, potete sedervi per terra vicino a lui e mettervi a scarabocchiare o fare delle costruzioni, in un clima rilassato e rassicurante.
Dott.ssa Ilaria Fattori
Riferimenti:
C. Porta; (2012). Giochi con me? Tanti modi creativi per accompagnare i nostri figli nella crescita. Ed: il leone verde. Torino.
liberi legami. “L’importanza del gioco condiviso tra genitori e figli: mettiamoci in gioco!” www.liberilegami.it/single-post/limportanza-del-gioco-condiviso